Associazione QI Agopuntura MTC Qigong Taijiquan - Palermo
Tuina
Il massaggio cinese (tuina) è una metodica di terapia di origini assai antiche, che si è evoluta nel corso dei millenni ed è arrivata attualmente ad un alto grado di esperienza; i suoi fondamenti sono gli stessi dell’agopuntura e della Medicina Tradizionale Cinese: le leggi yin-yang, quella dei cinque movimenti, la concezione della rete dei “canali e collaterali” che collegano organi, viscere e l’intero organismo e permettono la corretta circolazione e distribuzione dell’energia e del sangue.
Il massaggio cinese in Cina, oltre a svolgere un ruolo sul trattamento degli squilibri energetici connessi a disturbi dell’apparato locomotore e delle patologie neurologiche, attraverso la stimolazione dei punti di agopuntura, può ssere applicato anche al trattamento di squilibri che sono in relazione a molti disturbi interni (gastroenterici, ginecologici, respiratori, urologici, ecc.).
Le metodiche di massaggio cinese offrono ampia applicazione anche tra le tecniche di rilassamento ed in ambito cosmetico, sia per la presenza di manipolazioni originali non praticate in Occidente, che per la possibilità di drenare attraverso i meridiani quegli squilibri energetici che disturbano l’equilibrio psichico ed alterano la normale attività del tessuto cutaneo, dando origine agli inestetismi.
Il massaggio cinese è stato introdotto in Italia solo recentemente e si è velocemente diffuso a partire dagli anni ‘80. Il primo corso di Tuina dell'Associazione QI è stato attivato nel 1992.
Letteralmente Tuina significa spingere e afferrare.
推 tuī “spingere”. Da 扌(手 shǒu), “mano” e 隹 [zhuī], elemento fonetico del carattere.
拿 ná “afferrare”, “prendere”. Da 合 hé “chiuso” sopra 手 shǒu “mano”.
Le manovre vengono eseguite su zone del corpo, sui meridiani e sui punti, la manipolazione mette in moto l’energia, questa produce calore e migliora la circolazione del
sangue che può a sua volta essere diretta, in base alle manovre eseguite, nelle zone di interesse, con conseguente miglioramento degli scambi nutritivi.
INTRODUZIONE STORICA
Il termine "tuina" non si trova nella letteratura cinese fino alla dinastia Ming (1368-1644), quando appare per la prima volta in un libro sul tuina pediatrico (una branca specialistica del
massaggio cinese). Prima di questo periodo, il termine più popolare per indicare il massaggio era "anmo" che significa letteralmente "premere e sfregare".
按 àn “premere”. Da 扌(手 shǒu) “mano” e 安 ān elemento fonetico che significa “fermo”, “calma”.
摩 mó “frizionare”, “sfregare”. Da 麻 má elemento fonetico, che da solo significa “canapa”, sopra 手 shǒu “mano”.
Durante gli scavi della tomba di Ma Wang Dui (168 a.C.) nella provincia di Hunan, sono stati rinvenuti numerosi testi medici su rotoli di seta e strisce di bambù. Molti di questi contengono riferimenti ad anmo, ginnastica ed esercizi di respirazione, con riferimenti a specifiche tecniche anmo come premere (an), frizionare (mo), spazzolare (sao), raschiare (gua), picchettare (ji). Anmo viene indicato per malattie in 17 diverse branche della medicina, tra cui traumatologia, pediatria, medicina interna e ginecologia. Per esempio, una applicazione citata in questo testo per il trattamento delle difficoltà di urinazione è quello di massaggiare il sacro mentre si applica del calore su punti della schiena.
Secondo una credenza molto diffusa in Cina, e riferita all’Autore dal Dr. Leung Kwok-Po, il massaggio fu inventato nel XXXV° secolo a. C. da Jiu Da Ji, Maestro di Qi Bo, il medico
dell'Imperatore Giallo Huang Di, anche se ovviamente nessun documento lo può provare…
Anmo viene indicato in 30 diversi capitoli del Nei Jing, il testo canonico più antico della medicina tradizionale cinese. In un capitolo, Anmo si dice abbia avuto origine nella zona centrale della Cina (Henan, Luoyang).
CARATTERISTICHE, INDICAZIONI GENERALI E CONTROINDICAZIONI
Il Tuina costituisce uno dei “sette rami” della MTC, insieme a agopuntura, moxa, dietetica, farmacoterapia, igiene sessuale e qigong.
Il Tuina agisce attraverso una ampia varietà di metodi che permettono di regolare il flusso del sangue e dell'energia del corpo, che scorrono in maniera privilegiata lungo dei percorsi
chiamati jingluo, o "canali principali e collaterali” percorsi che hanno un tragitto sulla superficie del corpo e un tragitto all'interno del corpo. La normale circolazione del sangue e dell'energia si manifesta con la salute, l'equilibrio cioè tra yin e yang, termini che indicano in generale gli aspetti opposti e complementari di tutte le funzioni organiche e di tutti i fenomeni naturali. Quando il sangue e l'energia non circolano armoniosamente, si ha la malattia.
Il Massaggio Cinese ha molte caratteristiche che ne auspicherebbero la massima diffusione:
1. E' economico. E' un trattamento che non richiede alcuno strumento o attrezzatura particolare. Può essere praticato in tutte le situazioni e dovunque.
2. Il suo apprendimento è relativamente semplice. Può essere praticato a vari livelli di approfondimento, anche solo, per esempio, da interessati a livello amatoriale e personale. E' chiaro che il suo utilizzo in campo terapeutico e in presenza di vere e proprie patologie richiede una buona conoscenza delle teorie della MTC e dei principi di anatomofisiologia e patologia.
3. Dà risultati stabili e sicuri. Il Massaggio Cinese non ha praticamente effetti collaterali: se la diagnosi è corretta, la scelta dei punti, dei meridiani e delle zone da trattare è appropriata, se infine si scelgono e si eseguono correttamente le tecniche adatte, i risultati sono sicuri e stabili, vista la sperimentazione clinica che dura da millenni e
su un numero enorme di pazienti.
4. E' efficace in quasi tutte le branche della medicina. Il Massaggio Cinese si può praticare in quasi tutte le patologie, anche se le indicazioni più correnti sono le malattie pediatriche, le malattie croniche magari in associazione con altri metodi terapeutici, i disturbi dell'apparato locomotore, come le sciatalgie e i disturbi dovuti ad ernie del disco intervertebrale, infiammazioni dell'articolazione della spalla, malattie muscolari, artriti ed artrosi, etc., in cui può essere spesso il metodo di cura di scelta.
Dal punto di vista occidentale, le azioni generali del Massaggio Cinese possono essere descritte come:
1. Regolazione dell'attività del sistema nervoso;
2. Rafforzamento delle capacità di difesa del corpo;
3. Miglioramento del nutrimento dei tessuti, della circolazione del sangue, dell'elasticità delle articolazioni.
Le controindicazioni al Massaggio Cinese sono poche, e riguardano essenzialmente lo stato di gravidanza (per alcune manovre e zone del corpo), le patologie dermatologiche, le
malattie mentali (quando il paziente non è in grado di collaborare), e la presenza di mestruazioni, in questo caso non vanno massaggiate le zone lombosacrali e addominali,
perché in caso contrario il flusso mestruale si può prolungare.
Prima dell'inizio di un trattamento di Massaggio Cinese il paziente dovrà svuotare il colon e la vescica. Il paziente sarà a digiuno da un' ora e non mangerà per un' ora dopo il
massaggio. Iniziare il trattamento con delle manovre leggere. Le manovre dovranno essere alternativamente ora leggere ora forti. Il paziente non dovrà alzarsi bruscamente dopo la seduta. Uno o due giorni dopo il primo trattamento il paziente può avere una accentuazione dei suoi disturbi, comunque transitoria. Fenomeni come un aumento della sudorazione, stanchezza, sonnolenza, aumento dell'urinazione, sono considerati segni positivi di reazione dell'organismo.
Il TuiNa in Cina ed in Italia Nella sua lunghissima storia, il massaggio sembra da sempre vantare radici orientali; si
racconta che anche Peter Ling, l’inventore della “ginnastica svedese” e fondatore dell’Istituto di ginnastica moderna di Stoccolma nel 1813, si fosse ispirato ad un testo cinese.
Se le tradizioni orientali sono quelle cui più proficuamente si attinge nell’arte del trattamento manuale, ciò è dovuto a diverse ragioni, fra le quali una tradizione ininterrotta, la non separazione fra aspetti fisici e psichici e una particolare attenzione rivolta alla relazione fra “operatore” e “cliente”, o tra medico e paziente.
In Cina lo studio del TuiNa si svolge in ambito universitario, nei corsi di medicina tradizionale cinese. L’apprendimento si svolge lungo un iter formativo di più anni, e accanto allo studio della medicina occidentale.
In Italia il TuiNa è stato inizialmente “importato” dai medici agopuntori che, trovandosi in Cina per studiare l’agopuntura, hanno potuto conoscere, studiare ed apprezzare i benefici
del TuiNa, riportandolo in Italia. Questo ha contribuito a formare una generazione di tuinaisti anche non medici ed attualmente la pratica e l’insegnamento del TuiNa sono
prevalentemente svolti da questa categoria di operatori.
Attualmente in Italia gli studenti sono solo raramente dei medici, ma la maggior parte di loro sono appassionati di medicina cinese a volte provenienti da corsi di altre discipline. Le sedute nel nostro contesto in genere non sono più di una volta a settimana, per dei trattamenti di una durata di circa 40 minuti.
Fonti
Cracolici F, Marino V, Rossi E, Scarsella S, Sotte L, Tian H, (a cura di Rossi E) “Basi di
Medicina Cinese e Clinica di Tuina, CEA, Milano 2004
Crespi L, Ercoli P, Marino V, Manuale di Tuina – Fondamenti e strategie di trattamento,
CEA, Milano 2011
http://www.fistq.org/
http://www.ottoitalia.org/
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Il Tuina
presentazione della dott.ssa Elisa Rossi, da http://www.fistq.org/Pres_tuina_06.htm
Il tuina è l’insieme delle tecniche manuali tradizionali cinesi.
Costituisce una delle tre branche principali della Medicina Tradizionale Cinese, di cui condivide riferimenti teorici e filosofici.
Il suo sviluppo è strettamente legato alla storia dell’agopuntura e del pensiero medico cinese. In Cina è attualmente parte integrante della formazione universitaria tradizionale e in tutti gli ospedali sono attivi ambulatori di tuina.
Il tuina ha influenzato le scuole giapponesi di shiatsu e le scuole contemporanee di riflessologia plantare, digitopressione, micromassaggio.
Il tuina esercita un’azione di riequilibrio energetico, che mantiene e rafforza la salute psicofisica, e l’operatore tuina agisce coadiuvando l’operato delle figure sanitarie per un recupero della salute in caso di alterazioni patologiche.
Si avvale di una serie di tecniche manuali (quali spingere, pinzettare, premere an, massaggiare, sfregare, picchiettare, scuotere, ecc) che regolano yin e yang, fanno circolare e tonificano il qi, agiscono sui canali e sugli zangfu, stimolano la circolazione sanguigna e migliorano la funzionalità di muscoli, tendini e articolazioni.
Il trattamento è costituito da una sequenza di diversi metodi-stimolazioni, che dipende dal singolo utente, dalla sua condizione specifica, dal momento in cui viene attuato il trattamento.
La Federazione Italiana delle Scuole di Tuina e Qigong (FISTQ) è nata nel 2002 quale coordinamento delle principali Scuole italiane al fine di garantire una formazione professionale adeguata alle necessità dei singoli utenti e della società.
Il percorso formativo dell’Operatore Tuina prevede una preparazione che comprende una solida base teorica di Medicina Tradizionale Cinese, una conoscenza adeguata dell’anatomo-fisiologia occidentale, una pratica consistente dei diversi metodi e della loro applicazione, l’uso di alcune forme di qigong per se stessi e per gli utenti, l’apprendimento pratico presso strutture sanitarie e centri di discipline bio-naturali.
In caso di alterazioni dello stato di salute, l’Operatore Tuina fa sempre riferimento al medico per la diagnosi e per una eventuale esclusione del trattamento tuina.
Il tuina è un valido complemento alle terapie convenzionali: favorisce il recupero della salute nei casi in cui siano presenti dolore, contrattura, tensione fisica e psichica, e in molte altre quali dolori mio-articolari, disturbi funzionali dell’apparato gastroenterico, respiratorio e ginecologico, stati ansiosi e depressivi e disturbi ad essi correlati. Una branca specifica di tuina si occupa dei lattanti e della prima infanzia.
In particolare il tuina trova applicazione come complemento al trattamento medico nei casi di dolore, gonfiore, contrattura, limitazione del movimento che seguono ai traumatismi, sia nel momento di acuzie, sia nella fase di cronicizzazione, nei casi di distrazione muscolare acuta o di distorsione articolare con interessamento di tendini, legamenti, sinovie, negli esiti di lesioni dei tessuti molli o di fratture ossee, nelle patologie dovute alla ripetizione di microtraumi. Costituisce anche un valido complemento nel trattamento delle malattie croniche con dolore mio-articolare.
Si utilizza con buoni risultati in ambito ginecologico (sindrome premestruale, dismenorrea, alterazioni del ciclo mestruale, disturbi della menopausa); gastroenterico (peso epigastrico, gonfiore addominale, difficoltà nella digestione, problemi intestinali); respiratorio (senso di costrizione del respiro, suscettibilità alle infezioni respiratorie e alle allergie).
Il tuina trova un’importante applicazione in quelle che i testi cinesi definiscono “malattie delle emozioni”, cioè i disturbi con una componente psichica prevalente, quali ansia, insonnia, irritabilità, stanchezza mentale, umore depresso, instabilità emotiva.
L’aspetto psichico è spesso altrettanto importante nelle patologie più specificamente somatiche, siano esse di tipo doloroso (contratture e rigidità muscolari e articolari, cefalee, dismenorree, gastralgie) o funzionale (cefalea, oppressione toracica, gonfiore addominale, alterazione dell’alvo, irregolarità del ciclo mestruale).
La branca pediatrica del tuina ha una elevata efficacia nella risoluzione dei disturbi acuti dei bambini, permette di limitare il ricorso ai farmaci convenzionali in caso di patologie croniche, svolge un ottimo ruolo preventivo e di rinforzo della costituzione nei casi in cui il bambino si ammala facilmente.
Le indicazioni principali del tuina pediatrico sono: coliche del lattante, stipsi, diarrea; inappetenza, stanchezza, suscettibilità alle malattie invernali; tosse, catarro, asma, rinite; disturbi del sonno, irrequietezza, iperattività; ritardi dello sviluppo.